Il castagno: la maestosità di un albero longevo
Il castagno: la maestosità di un albero longevo

IL CASTAGNO: LA MAESTOSITÀ DI UN ALBERO LONGEVO

Il castagno: un albero che non passa inosservato

Tra i tipici frutti dell’autunno non ci si può scordare della castagna, il frutto dell’albero Castanea sativa, volgarmente noto come Castagno europeo.

Castanea sativa è un albero alto, che può raggiungere anche i 30 metri di altezza, appartenente alla famiglia delle Fagaceae. Il Castagno è molto longevo, dal portamento maestoso e dalla chioma espansa e rotondeggiante. Il tronco presenta una corteccia di colore bruno-rossastra o grigia, liscia in giovane età e che tende poi a fessurarsi longitudinalmente, divenendo più scura con il passare degli anni. L’apparato radicale invece è ben sviluppato, non troppo profondo ma molto esteso, e consente alla pianta di saldarsi tenacemente al suolo.

Il Castagno è una specie monoica, con fiori unisessuali maschili e femminili, presenti sulla stessa pianta. I fiori maschili sono riuniti in glomeruli, raggruppati a loro volta in amenti eretti, delle infiorescenze a grappolo e di colore biancastro, e con possibile valenza anche dal punto di vista ornamentale. I fiori femminili sono invece isolati o in piccoli gruppi di 2 o 3, avvolti in un involucro verde detto cupola, e si trovano alla base di quelli maschili.

Il frutto del castagno: il riccio di terra

Il frutto è un achenio, secco e di colore marrone, rinchiuso all’interno di una membrana spinosa chiamata volgarmente “riccio”. Dentro questo involucro le castagne possono essere presenti in numero variabile da 1 a 3. La maturazione delle castagne avviene in autunno, quando queste si staccano dall’albero e la raccolta interessa i mesi di settembre, ottobre e novembre.

La castagna: un alimento completo

Dal punto di vista nutrizionale la Castagna è ricca di amido, il quale la rende storicamente una risorsa alimentare non indifferente, così come un prodotto tipico anche dal punto di vista culturale e tradizionale.

Le castagne possono venir consumate arrostite (le famose caldarroste), candite o bollite. Da questo frutto si può ricavare anche una farina con la quale preparare dolci, come ad esempio il castagnaccio, un piatto gustoso e tipicamente autunnale.

La produzione più rinomata è la Castagna Cuneo IGP, ma è possibile trovare il frutto anche nel Canavese oppure sulla Collina Torinese, nella Riserva naturale del Bosco di Vaj, contraddistinta da affascinati boschi di castagno.

Curiosità

Il castagno è un albero molto longevo, di grandi dimensioni e dal portamento maestoso, caratteristiche che possono portare alcuni esemplari di questa specie ad essere identificati come “alberi monumentali”; dei veri e propri beni di carattere botanico e paesaggistico, spesso legati anche alla storia o alla tradizione locale.

In Piemonte sono famosi i solenni Castagni di Monteu Roero, Bioglio e Melle, esempi di longevità con un’età stimata di 350 anni circa.

In Italia, il più famoso esemplare di castagno monumentale è il Castagno dei cento cavalli, situato in Sicilia. Si tratta di un esemplare imponente al quale, nel tempo, sono state associate leggende e storie, divenendo fonte di ispirazione per numerosi artisti. Questo castagno è uno dei più vecchi alberi d’Europa con un’età stimata, secondo uno studio del CREA, di 2200 anni. 

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