Il Canavese: un territorio ricco di sorprese
Il Canavese: un territorio ricco di sorprese

IL CANAVESE: UN TERRITORIO RICCO DI SORPRESE

Il Canavese: un luogo di origine glaciale

Il Canavese è una “regione” storico-geografica del Piemonte, nota per essere compresa tra Torino e la Valle d’Aosta a ovest, e tra il Biellese e il Vercellese a est. 

Il toponimo Canavese deriva dall’antico abitato di Cuorgnè, Canava, posto sulle rive del torrente Orco o, più probabilmente, sulle pendici del monte Quinzèina, dove ancor oggi si trova l’abitato di Nava. Secondo alcuni potrebbe invece essere legato all’antica coltivazione in zona della Canapa.

Il Canavese è un territorio prezioso per essere solcato da vari fiumi, quali la Dora Baltea, l’Orco, il Chiusella, il Malone e la Solana; la zona presenta inoltre numerosi laghi di origine glaciale, come il lago di Candia, il lago Sirio e il lago di Viverone. Infine, peculiarità che lo distingue, il Canavese è impreziosito dall’anfiteatro morenico di Ivrea, un rilievo generato dal trasporto di sedimenti di un antico ghiacciaio anticamente situato nella vallata della Dora Baltea. 

Grazie a questa sua origine glaciale, il Canavese presenta ampie terre ricche di sali minerali. Il microclima generato dai numerosi esponenti fisici naturali (laghi, falde sotterranee, colline e ventilazione) genera un territorio ideale per il lavoro di vite, frutti di bosco, apicoltura e allevamento. 

Il Canavese e le sue coltivazioni

Parlando dunque di coltivazioni, una delle più considerevoli pratiche del Canavese è sicuramente quella della vite; con uve a bacca rossa per il Nebbiolo e con uve a bacca bianca per l’Erbaluce (prodotto tipico del territorio). Un luogo pienamente vocato alla viticoltura, ospite inoltre di numerosi vigneti eroici, come nel caso della Serra di Ivrea o delle zone di Carema.

Le produzioni di piccoli frutti, tra cui more, lamponi e mirtilli, acquisiscono una spiccata importanza in questo sito; spontanei del sottobosco e delle zone collinari e montane, i molteplici frutti vengono coltivati anche per la produzione di semplici trasformati, come marmellate e composte. Si ricorda inoltre che il minuto mirtillo è il protagonista indiscusso dellaSagra del Mirtillo a Moncrivello“. 

Tra i comuni di Maglione, Cossano Canavese, Settimo Rottaro, Borgo d’Ale, Maglione, Moncrivello e Viverone, sono presenti invece coltivazioni di kiwi e frutteti (specialmente peschi) anch’essi protagonisti di ben due sagre: la “Sagra della Pesca ripiena” di Rocca Canavese e la “Sagra delle pesche” di Maglione.

La località si distingue anche per le sue castagne, diffuse spontaneamente nei boschi di collina e montagne. Infine, non si può parlare del Canavese senza citare la produzione cerealicola tipica di questo luogo, in particolare il mais, che costituisce l’ingrediente base della polenta e della pasta di meliga, specialità della regione.

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